Nel corso degli ultimi anni è cresciuta la considerazione per l’ambiente. Pur continuando a dare grande importanza alla produzione di beni di consumo, si è sviluppata altresì la consapevolezza della necessità di adottare misure atte ad assicurare alle generazioni future un avvenire sostenibile in un ambiente meno inquinato. Di conseguenza ha avuto un grande impulso il settore di ricerca legato alla valutazione dell’impatto ambientale dei prodotti/manufatti e dei costi in termini energetici, relativi alla loro produzione. Si parla dunque di “sviluppo sostenibile” per indicare quella forma di sviluppo economico compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e dei beni liberi per le generazioni future.

In quest’ottica, nel campo delle costruzioni, si dovrebbero prediligere metodologie che implicano già nella fase di progettazione la scelta di materiali con un impatto ambientale quanto più basso possibile, una volta esaurito il loro ciclo di vita. Recenti studi a livello internazionale dimostrano che i prodotti in calcestruzzo confrontati con altri materiali, ugualmente impiegati nelle tubazioni, sono molto meno inquinanti.

Prestare particolare attenzione alla terra è un dovere per tutti.

Da sempre la nostra azienda è particolarmente sensibile a questo tema, prediligendo l’acquisto di cemento controllato da Istituti come ITC (Istituto per le Tecnologie della costruzione) e CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Il calcestruzzo così prodotto è ideale per la produzione di tubi in cls, realizzati con il metodo della compressione radiale e utilizzati per il convogliamento delle acque di fognatura, meteoriche e superficiali a gravità in condotte interrate. La semplice aggiunta, nelle giuste quantità, di sabbia, pietrisco e acqua genera un prodotto il cui utilizzo dovrebbe essere prediletto rispetto a qualsiasi altro. I tubi in corrugato, polietilene e tutti i derivati del petrolio sono indubbiamente meno costosi, hanno la caratteristica di avere una posa in opera più agevole ma, se ci si proietta verso il futuro, come saranno smaltiti? I tempi sono lunghissimi e questo non può non essere preso in considerazione.

Occorre dunque un cambiamento di rotta. L’unica strada percorribile è quindi quella di ripensare al paesaggio urbano e territoriale, promuovendo l’edilizia sostenibile e la tutela dell’ambiente, favorire il riutilizzo di ogni materiale, a partire dalla progettazione, e sorvegliare attentamente la terra e i possibili scenari derivanti da scelte sconsiderate. Scelta che la nostra azienda ha intrapreso da tempo, facendo proprie le pregnanti parole di Henry David Thoreau “Il paradiso è sotto i nostri piedi, così come sulle nostre teste”.

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